Gli amici della pioggia
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Dalla scuola in ospedale del Niguarda di Milano il racconto di una studentessa, una storia sull’acqua che dà la vita, una testimonianza del lavoro e della creatività dei ragazzi che rimangono in contatto col mondo scolastico durante la loro degenza ospedaliera.
In una bella giornata di marzo, io e mio fratello Riccardo giocavamo a palla nel parco. Ma una filastrocca dice: “marzo, marzo pazzerello, lascia il sole e prende l’ombrello”… e all’improvviso il sole venne coperto da tantissime nuvolette grigie e iniziò a piovere.
Riccardo si mise a piangere perché non voleva andare via e anche io ero triste e pensavo che la pioggia fosse stupida e inutile e anche un po’ guastafeste.
Ma ecco che arrivò un Topolino insieme alla sua amica Lumachina che ci dissero: “Bambini non dovete essere tristi perché la pioggia è molto importante: senza di lei moriremmo tutti di sete e morirebbero anche le piante, il mondo diventerebbe un immenso deserto senza vita”. Mentre parlavano Riccardo smise di piangere.
Dopo un po’ arrivò anche un Coniglietto che stava mangiando una carota lì vicino e aveva sentito tutto; portò un grandissimo ombrello blu per ripararci tutti dalla pioggia. Coniglietto, che sapeva un sacco di cose sulle stagioni (era un coniglio meteorologo), ci disse che quella pioggia sarebbe durata poco… ecco che dopo un attimo come per magia le nuvole si diradarono e il Sole tornò a splendere nel cielo.
Questa volta però non era solo: aveva portato il suo stupendo amico Arcobaleno!
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La scuola in ospedale Niguarda fa parte dei progetti Soave Kids: http://blog.edidablog.it/blogs//index.php?blog=87 e Pinocchio 2.0: http://blog.edidablog.it/blogs//index.php?blog=275, http://www.facebook.com/group.php?gid=139204519436108
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Il disegno è di Alessandro, 4 anni.
Eleonora Sorrentino